È uno scenario variegato quello uscito dai ballottaggi delle elezioni amministrative, con un’avanzata decisa delle liste civiche e un maggior numero di comuni capoluogo conquistati o confermati dal centro sinistra.
I comuni coinvolti nel secondo turno delle elezioni ammnistrative, atto finale della consultazione avvenuta due settimane fa in contemporanea alle europee, erano 105, ma le sfide più seguite erano quelle dei capoluoghi regionali, come Firenze, Perugia, Campobasso Potenza e Bari.
I partiti di opposizione a livello nazionale si sono confermati a Firenze, dove Sara Funaro ha superato nettamente, con più del 60 per cento, Eike Schmidt del centro destra; vittoria ancor più netta a Bari, dove Vito leccese ha lasciato poco meno del 30 per cento a Fabio Romito del centrodestra, mentre a Perugia Vittoria Ferdinandi ha vinto di misura su Margherita Scoccia del centrodestra.
Situazione ribaltata a Campobasso, dove il candidato Aldo De Benedittis ha vinto sull’avversaria del centro sinistra Marialuisa Forte, mentre a Potenza vince Vincenzo Telesca, sostenuto da un gruppo di liste civiche di centro sinistra, ha ribaltato il risultato del primo turno, vincendo nettamente contro il candidato del centrodestra Francesco Fanelli.
Situazione variegata, anche in regioni tradizionalmente appannaggio del centro sinistra come l’Emilia Romagna, dove, fra primo e il secondo turno, accanto ad alcune conferme per il centro sinistra, come Cesena, Modena e Reggio Emilia, ci sono anche vittorie del centrodestra a Ferrara e Forlì.
In generale nella tornata elettorale il centro sinistra ha prevalso in 105 capoluoghi, contro i 67 del centrodestra e i 27 delle liste civiche che però dilagano nei comuni più piccoli.

Alessandro Martegani