Milioni di italiani che in questo periodo si mettono in viaggio per raggiungere le località di villeggiatura dovranno fare i conti con i rincari dei carburanti, i cui prezzi in autostrada hanno già sfondato la soglia dei 2,5 euro in modalità servito, mentre sulla rete urbana ed extraurbana i listini in alcuni casi sono superiori ai 2,3 euro al litro.
Lo rivela Assoutenti, che pubblica la mappa del caro-carburante in Italia.
Dal primo agosto i benzinai dovranno esporre un cartellone per informare gli automobilisti dei prezzi praticati dall'impianto.
Sulla base dei dati comunicati dai gestori al Ministero delle Imprese, l'associazione ha rintracciato i listini massimi praticati nelle varie Regioni italiane. Prezzi alti anche sulle isole minori, frequentatissime in questi giorni ma inevitabilmente più care per le difficoltà di trasporto in loco dei carburanti.
L'andamento del petrolio potrebbe influire sugli aumenti, ma la velocità a cui crescono i listini alla pompa, e soprattutto la concomitanza con il periodo delle partenze estive, fa pensare che ci siano altre motivazioni che alimentano tali rincari.
In un Paese come l'Italia dove l'88% delle merci per arrivare sugli scaffali viaggia su strada l'aumento dei prezzi di benzina e gasolio "ha un effetto valanga sui costi delle imprese e sulla spesa dei consumatori", afferma la Coldiretti.
A subire le conseguenze dei rincari, "è l'intero sistema agroalimentare dove i costi della logistica arrivano ad incidere attorno ad un terzo sul totale dei costi per frutta e verdura. Il risultato è che per mangiare gli italiani hanno speso quasi 4 miliardi in più nell'ultimo semestre, ma a causa del caro prezzi hanno dovuto anche tagliare le quantità acquistate".
Alija Bandi