Si allungano i tempi della salita al Colle di Giuseppe Conte. Dopo il risultato senza discussioni della consultazione on line degli iscritti alla piattaforma Rousseau, quasi 80 mila persone che hanno detto sì all'intesa fra 5 Stelle e Pd con il 79 per cento dei voti, il premier incaricato ha riunito a Palazzo Chigi i capigruppo di Pd, Movimento 5 Stelle e Liberi e uguali, partito di sinistra che probabilmente avrà anche un ministero, per chiudere sul programma e sulla squadra dei ministri.
Conte dovrebbe poi salire al Colle per sciogliere positivamente la riserva e dare il via alle procedure che porteranno al giuramento dei ministri e all'entrata in carica del nuovo governo.
Fino all'ultimo però si discute sui punti programmatici e soprattutto sui nomi dei ministri. Fra i punti critici il ruolo di Luigi di Maio, i nomi per economia e interni, probabilmente assegnati a dei tecnici, e del sottosegretario alla presidenza del Consiglio.
I passi in avanti fatti da Conte sono stati accolti positivamente anche dalle borse: Milano gira in positivo e lo spread continua a scendere, ormai sotto i 150 punti base.
Proseguono intanto le reazioni dopo il voto su Rousseau: Luigi di Maio lo ha definito un successo, dicendosi fiducioso sulla possibilità per il nuovo governo di migliorare la vita degli italiani, ma Matteo Salvini, definito da di Maio un "irresponsabile" per aver aperto la crisi, attacca: "Ho capito che il Movimento 5 stelle - ha detto in un'intervista a Libero - non mi avrebbe fatto abbassare le tasse come avevo promesso agli italiani e che i grillini si erano accordati con l'Europa per una manovra anti-italiana". "L'unica colpa che ho - ha aggiunto - è di essere stato ingenuo: ho sottovalutato la voglia di poltrone dei grillini e la loro mancanza di dignità, ormai sono il partito delle poltrone".
Alessandro Martegani