Oggi il Governo italiano, stimolato dalla situazione difficile che sta vivendo in questi giorni l'isola di Lampedusa, varerà un piano per fronteggiare l’emergenza. Tra le proposte che saranno sul tavolo del Consiglio dei ministri il raddoppio dei centri di permanenza per i rimpatri, che dovrebbe portare alla creazione di un Cpr per ogni regione; l'aumento fino a 18 mesi del periodo in cui i migranti potranno restare qui trattenuti, come prevede la normativa europea; l’allestimento di campi, fuori dai centri cittadini, dotati di tende e brandine, come avviene nelle zone colpite da calamità naturali. Palazzo Chigi valuta anche la possibilità di affidare alla Marina militare il compito di coordinare in un’unica centrale operativa l’azione di monitoraggio, pattugliamento e salvataggio in mare.
Per velocizzare il procedimento, probabilmente le nuove norme verranno inserite in un emendamento al decreto Caivano già approdato in Senato. Immediata la contrarietà dei sindaci, tanto che la loro associazione ha deciso di riunirsi in queste ore per rigettare l'ipotesi Centri per il rimpatrio in ogni Regione.
In queste ore la presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola, arrivata al Consolato generale d'Italia a New York. Metsola ha sottolineato l'urgenza di atti concreti in vista delle elezioni europee di giugno 2024, anche perchè proprio nella giornata di ieri quando la Von del Leyen era in visita a Lampedusa, a Pontida Marina Le Pen e Matteo Salvini stipulavano un patto in vista delle prossime elezioni, proprio attaccando le attuali politiche migratorie europee e mettendo in risalto per quanto riguarda l'Italia una posizione divergente alla linea della destra meloniana, che secondo i leghisti non starebbe facendo tutto ciò che sarebbe necessario per bloccare i flussi.
Barbara Costamagna