"L'Italia vede con favore l'accordo raggiunto con il presidente del parlamento di Tobruk Aguila Saleh per la promozione di un cessate il fuoco e lo sostiene. Crediamo anche, come diciamo da sempre, che debba cessare ogni interferenza esterna". Questo quanto detto dal ministro degli Esteri Luigi Di Maio nel suo colloquio con il presidente del governo di accordo nazionale di Tripoli Fayez al- Sarraj.
"La Libia per noi è un attore importante, uno snodo cruciale per costruire un nuovo modello" di sviluppo nel Mediterraneo, "con scambi commerciale fiorenti e opportunità di crescita" per tutti i paesi dell'area, ha aggiunto Di Maio, che ha anche parlato della necessità di istituire il prima possibile una commissione per le questioni economiche tra Italia e Libi .
Tra i suoi piani, infatti, ci sarebbe la ripresa dei vecchi accordi siglati da Silvio Berlusconi con l'obiettivo di fornire un nuovo impulso agli investimenti italiani in Libia e offrire ulteriori opportunità di crescita alla imprese italiane che intendono investire o che sono già presenti in questa area.
Logicamente per far ciò sarà necessario creare le condizioni per il rispetto del cessate il fuoco e per la ricerca di una soluzione definitiva a questo conflitto che si protrare ormai da anni. L'Italia cerca così di recuperare terreno in questo scacchiere che vede allo stato attuale un'influenza sempre più crescente di Turchia e Russia.
Barbara Costamagna