A poche ore dall'avvio del primo giro di consultazione a Mario Draghi è arrivata una doppia apertura, da parte di Berlusconi e Di Maio.
Berlusconi avverte il centrodestra che la scelta di Mattarella per l'ex presidente della Bce "va nella direzione che abbiamo indicato da settimane: quella di una personalità di alto profilo istituzionale attorno alla quale si possa tentare di realizzare l'unità sostanziale delle migliori energie del Paese. La politica deve assumersi la responsabilità delle scelte".
Di Maio si rivolge invece al Movimento 5 Stelle dicendo di ascoltare il presidente incaricato prima di decidere, mostrando "il rispetto istituzionale" dovuto e di essere "maturi agli occhi del Paese".
Al momento Draghi dovrebbe quindi poter contare sull'appoggio di Partito Democratico, Italia viva, Liberi e uguali e Forza Italia, oltre a quello di forze minori.
Rimangono da sciogliere due nodi: la spaccatura nel M5s e nel centrodestra. In quest'ultimo caso è Fratelli d'Italia ad avere espresso contrarietà a votare la fiducia all'ex presidente della Bce, ma potrebbe anche appoggiare un'astensione unitaria, mentre la Lega potrebbe votare un governo di "transizione" se si votasse a breve.
Più difficile la situazione nei cinquestelle, che registrano appunto l'apertura di Di Maio e probabilmente quella del capo politico Vito Crimi ma trovano invece ostilità da parte di Di Battista ed anche di Grillo. In particolare, dopo la riunione di ieri con Pd e Leu, Crimi aveva dichiarato che sarebbe stato un peccato disperdere il patrimonio del percorso comune nel Conte bis.
Intanto proprio l'ex premier Conte ha dichiarato: "Da me non è arrivato nessun ostacolo a Draghi, i sabotatori cercateli altrove". L'ex presidente del Consiglio prosegue dicendo "ho sempre lavorato per il bene del Paese e perché si possa formare un nuovo governo". Inoltre, Conte dice di auspicare "un esecutivo politico che sia solido e che abbia la sufficiente coesione per fare scelte politiche". Conte conclude dicendo "agli amici del M5s: io ci sono e ci sarò" e rivolgendosi a Pd e Leu ha aggiunto: "A loro dico che dobbiamo continuare a lavorare insieme perché il nostro progetto politico, che ho sintetizzato nella formula 'Alleanza per lo sviluppo sostenibile" è un progetto "forte concreto, che ha già dato buoni frutti".
Davide Fifaco