
Dopo lo scontro in Aula, Giorgia Meloni ha postato sui social il video del suo discorso alla Camera accompagnato dal post: "Giudicate voi".
In seguito, da Bruxelles, è tornata su quanto accaduto alla Camera, affermando: "Ho fatto arrabbiare? Ho letto un testo… non capisco cosa ci sia di offensivo. Un testo si può distribuire ma non leggere? È un simbolo? Non l'ho distorto, l'ho letto. Ma non per quel che il testo diceva 80 anni fa ma perché è stato distribuito sabato scorso. Un testo che 80 anni fa aveva la sua contestualità se tu lo distribuisci oggi devo leggerlo e chiederlo se è quello in cui credi".
Le critiche al Manifesto di Ventotene hanno scatenato le proteste delle opposizioni, che accusano la presidente del Consiglio di strumentalizzare la memoria europea per coprire le fratture interne alla maggioranza.
"Meloni oltraggia la memoria europea per nascondere le divisioni del suo governo", ha dichiarato la segretaria del Partito Democratico Elly Schlein, che ha poi aggiunto: "Giorgia Meloni non solo non ha il coraggio di difendere i valori su cui l'Unione è fondata dagli attacchi di Trump e di Musk, ma ha deciso in Aula di nascondere le divisioni del suo governo oltraggiando la memoria europea. Noi non accettiamo tentativi di riscrivere la storia. Meloni ha oltraggiato la memoria del Manifesto di Ventotene, riconosciuto da tutti come la base su cui si è fondata l'Ue. Dice che quell'Europa non è la sua. E allora le chiedo se la sua Italia è quella della Costituzione perché sono gli stessi antifascisti che l'hanno scritta".
Dura è stata anche la reazione del Movimento 5 Stelle con le parole del deputato Alfonso Colucci: "Quanto abbiamo sentito in questa aula dalla presidente del Consiglio è un oltraggio alla storia d'Italia e alla memoria di quanti hanno combattuto, perso la vita, donando a questa democrazia l'antifascismo da cui nasce la nostra Costituzione e la nostra democrazia. La premier nega i valori fondanti su cui si basa la nostra democrazia".
Davide Fifaco