Il Ministro degli Esteri italiano Di Maio ha lasciato i 5 Stelle. L'ex capo politico del Movimento ha reso nota una scelta che ha definito sofferta ma che pone fine alle ambiguita', assicurando che nella nuova realta' non vi sara' spazio per odio, populismi, sovranismi, personalismi e superficialita'. Di Maio ha lanciato la sua operazione verita' dopo che il Premier Draghi ha incassato il SI della maggioranza al senato, con 219 voti, a proseguire nell'azione di sostegno all'Ucraina con una risoluzione che, secondo Di Maio, rafforza il governo con un voto netto dopo settimane di ambiguita' che hanno indebolito l'immagine dell'Italia all'estero. Il Ministro ha confermato, acclamato dai deputati e senatori che lo stanno seguendo nel nuovo progetto, l'intenzione di continuare a sostenere il governo Draghi, mentre riguardo alla nuova formazione politica Di Maio ha precisato che non sara' un partito personale ma si dara' vita a un nuovo percorso perche' una forza politica matura deve sapere aprirsi al confronto e fare tesoro dell'esperienza nelle istituzioni che hanno fatto capire che quanto accaduto nelle ultime 2 legislature era sbagliato. Finora il capo dei 5 Stelle Conte non ha replicato, ma il capo della comunicazione del Movimento Casalino ha chiosato affermando che tutto questo odio si trasformera' in un boomerang. La nuova formazione politica si sta organizzando per formare gruppi parlamentari autonomi. Interessati una cinquantina di deputati e undici senatori.
Franco de Stefani