Il governo francese ha annunciato che per l'anno prossimo prevede un taglio delle tasse pari a 24,8 miliardi di euro, nel tentativo di dare impulso all'economia e creare più posti di lavoro. Il debito pubblico del Paese, quindi, come conseguenza dovrebbe aumentare il Pil di 2 punti rispetto a quello di quest'anno raggiungendo il 2,8% nel 2019.
Una notizia che è subito stata ripresa dal vicepremier italiano Luigi di Maio che ha commentato immediatamente su istagram che se "La Francia per finanziare la sua manovra economica farà un deficit del 2,8%", anche l'Italia si può permettere una simile manovra. "Siamo un Paese sovrano esattamente come la Francia", ha scritto, "i soldi ci sono e si possono finalmente spendere a favore dei cittadini. In Italia come in Francia".
D'altronde in queste ore a Palazzo Chigi si sta proprio ragionando sul deficit dle prossimo anni, in vista dell'aggiornamento del Def e della legge di bilancio e proprio il tema del deficit risulta essere il nodo centrale.Tra la linea che vorrebbe fissare l'asticella all'1,6% del Pil e quella che invece chiede di avvicinarsi alla 'soglia psicologica' del 2% (se non addirittura sfondarla), potrebbe essere trovata una soluzione di compromesso, fissando nella Nota di aggiornamento al Def il rapporto all'1,8-1,9%.
Il livello finale di deficit, si dice dovrà comunque garantire che il debito continui sul suo percorso di discesa e che il saldo strutturale possa migliorare pur lievemente o quanto meno non peggiorare.