Foto: Reuters
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Secondo l'accusa, il vicepremier ed attuale ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, nell'agosto del 2019, quando ricopriva la carica di ministro dell'Interno, avrebbe impedito illegittimamente all'equipaggio dell'imbarcazione di Open Arms di far sbarcare a Lampedusa 147 migranti soccorsi in mare.

Il tribunale di Palermo ha invece assolto il leader leghista che dopo il verdetto ha stretto i pugni nel segno di vittoria e ha dichiarato: "Sono felice. Dopo tre anni, ha vinto la Lega, ha vinto l'Italia. Difendere la patria non è un reato ma un diritto. Andrò avanti ancora più determinato di prima".

Il vicepremier ha sottolineato: "Questa sentenza non assolve solo Salvini ma l'idea che ci sono delle regole e dei controlli. È una sentenza che non assolve solo Salvini, ma un'idea di Paese. Chi usa gli immigrati per fare politica oggi ha perso, oggi torna in Spagna con le mani in saccoccia".

Salvini successivamente ha aggiunto: "Ora bisogna pensare anche alla giustizia di domani, io ho le spalle larghe, anche in caso di condanna sarei andato avanti ugualmente. Ma se penso che 1000 italiani ogni anno vengono arrestati ingiustamente ma non hanno i soldi per un avvocato e perdono lavoro, affetti e vita. Bisogna ripensare ai tempi e ai modi della giustizia".

Come noto, per il ministro dei trasporti la Procura aveva chiesto la condanna a sei anni di carcere mentre le parti civili avevano chiesto la condanna a un milione di euro a titolo di risarcimento del danno.

Se la vittoria è del tutto ineccepibile dal punto di vista giudiziario, per Salvini potrebbe invece non essere così conveniente da quello politico, dove in caso di condanna anche minima avrebbe potuto continuare a proporsi come martire della difesa dei confini italiani, ruolo che avrebbe potuto favorirlo mediaticamente, tanto che per domani in tutta Italia erano già previste manifestazioni di sostegno al proprio leader da parte degli elettori leghisti, ovviamente in caso di condanna.

Davide Fifaco