Dopo il record di 622 scioperi registrati nel 2024, il nuovo anno si apre con il primo venerdì nero, segnato da numerose mobilitazioni. Questa volta, a incrociare le braccia saranno i lavoratori dei settori aereo, del trasporto pubblico locale, delle ferrovie e delle scuole. Il sindacato Confail-Faisa ha indetto uno sciopero di quattro ore nel trasporto pubblico locale, mentre il personale di Rete Ferroviaria Italiana (RFI) addetto alla manutenzione delle infrastrutture ha proclamato uno sciopero nazionale di 24 ore, che terminerà alle 20:59 del 10 gennaio. Nonostante ciò, i servizi di Trenitalia e Trenord non dovrebbero subire interruzioni, garantendo la circolazione dei treni passeggeri.
Il trasporto pubblico locale affronterà lo sciopero per quattro ore per protestare contro la "grave situazione economica e contrattuale" che colpisce migliaia di lavoratori del settore. Anche gli aeroporti potrebbero risentire dei disagi: il personale degli scali di Milano Linate e Malpensa e quello di Aviation Services all’aeroporto Marco Polo di Venezia si asterranno dal lavoro.
La protesta coinvolgerà anche il settore scolastico, con l'adesione del personale docente, educativo e ATA delle scuole, sia a tempo determinato che indeterminato. La mobilitazione, indetta dalla Confederazione Sindacale Lavoratori Europei, vuole portare l'attenzione su questioni economiche e contrattuali. Le ragioni delle proteste, pur variando tra i settori, convergono sulla richiesta di miglioramenti salariali e condizioni lavorative più favorevoli. Con l'esordio del primo venerdì nero del 2025, il mese di gennaio sarà caratterizzato da una serie di scioperi, alcuni dei quali a livello territoriale. Al momento, sul sito della Commissione di Garanzia, se ne contano oltre 50.
B.Z.