Foto: ANSA
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Un boato ha scosso la provincia del capoluogo toscano, e il deposito Eni di Calenzano si è trovato in fiamme. Il primo ad aver dato la notizia è stato il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, e poco dopo è arrivata la conferma Eni. "La situazione è sotto controllo, i Vigili del fuoco hanno fatto un lavoro imponente, evitando altre conseguenze" ha rassicurato Giani, specificando che "sono state spente le fiamme evitando che ci fossero contatti con i depositi di carburante". La Procura di Prato, competente per territorio, aprirà un fascicolo, "un procedimento penale per appurare le eventuali responsabilità per l'esplosione con conseguente incendio e danneggiamento del deposito Eni". A seguito dello spegnimento delle fiamme e della messa in sicurezza, un sostituto procuratore ha curato il sopralluogo e "coordinato le indagini sin dai primi momenti". La procura ha anche coinvolto nelle indagini i militari del comando provinciale dei carabinieri di Firenze e "ha nominato alcuni medici legali e tre consulenti tecnici per accertare le cause dell'esplosione". La prefettura di Firenze ha informato che "è stato dichiarato cessato l'allarme e che è stato interrotto l'avviso IT-alert scattato al momento dell'esplosione per il rischio inquinamento. Oltre ai feriti trasportati in ospedale, altre persone si sono presentate autonomamente in più strutture ospedaliere per traumi di vario tipo, conseguenti all'esplosione. "Non ci sono rischi per la salute, le concentrazioni in aria a livello del suolo a partire dalla conclusione delle operazioni di spegnimento sono da ritenersi trascurabili e la nube dell'incendio si è dispersa in quota in tempi relativamente brevi" è l'esito del monitoraggio dell'Agenzia per l'ambiente della Regione Toscana. Intanto il Comune di Calenzano ha proclamato il lutto cittadino per le giornate di lunedì 9 e martedì 10 dicembre.

B.Z.