In Italia continua a calare il numero dei ricoveri in terapia intensiva, con 2635 ricoverati, 89 in meno di ieri. 178.972 i positivi al virus, con un incremento di 3047 casi. Rispetto a ieri i deceduti sono 433 per un totale di 23660. Il numero totale dei dimessi e guariti sale a 47055 con 2128 persone in più rispetto a ieri.
I casi accertati positivi al Coronavirus in Friuli Venezia Giulia sono invece 2.745, con un incremento di 14 unità rispetto a ieri. I totalmente guariti sono 968, mentre i decessi sono 3 con 225 morti in totale.
Clima teso tra le regioni italiane sulla questione delle riaperture e della Fase 2 mentre sulle Rsa va in scena uno scambio di accuse tra Lombardia e Lazio. Il governatore lombardo Attilio Fontana contesta il fatto che una delibera simile a quella della Lombardia sulle Rsa presentata dal Lazio, sia stata accettata mentre quella della sua regione aveva subito dure contestazioni. Un attacco politico contro il centrodestra secondo Fontana, visto che a guidare il Lazio, invece, ci sarebbe una giunta vicina alla maggioranza di Governo. L’assessore alla Sanità del Lazio Alessio D'Amato ha immediatamente risposto, chiedendo di non demistificare la realtà, spiegando che in Lazio si sono create Rsa solo per i pazienti positivi al Covid, cosa che non è invece stata fatta in Lombardia.
Ad andare all'attacco anche un altro governatore leghista, quello del Veneto Luca Zaia dopo che nei giorni scorsi il governatore della Campania Vincenzo De Luca aveva parlato della possibilità di chiudere i confini della Regione. Una guerra Nord contro Sud e viceversa quella lanciata da De Luca secondo Zaia, che ha messo in discussione l’opportunità e la fattibilità di una tale proposta.
Se il Presidente dell'Emilia Romagna Stefano Bonaccini sostiene la necessità di una regia centrale, il Presidente della Regione Toscana Enrico Rossi invece contesta il fatto che a decidere le aperture sia il Governo, visto che nonostante il blocco ancora in vigore, in realtà molte aziende stanno riaprendo solamente con una comunicazione in prefettura e senza alcun controllo.
Sebbene tutti gli amministratori regionali spingano in un modo o in un altro a riaprire al più presto, Walter Ricciardi consulente dell’Oms e del Ministero della salute ha ribadito anche oggi che è assolutamente ancora troppo presto per iniziare "fase 2”, visto che in alcune Regioni i numeri dicono che ci si trova ancora in piena "fase 1". Un pericolo soprattutto per Lombardia e molte regioni del Nord e perciò Fontana ha risposto che una riapertua a singhiozzo rischierebbe solo di creare danni.
Barbara Costamagna