Foto: Reuters
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"Vogliono indagare Arianna Meloni" è stato il titolo in prima pagina del Giornale di domenica. L'articolo firmato dal direttore Alessandro Sallusti, ipotizza che alcuni quotidiani italiani, rappresentanti della sinistra e pubblici ministeri politicizzati stiano tramando contro Arianna Meloni, la sorella della premier italiana.

Il Giornale scrive che Arianna Meloni, che guida la segreteria politica di Fratelli d'Italia potrebbe essere presto indagata per traffico di influenze sulle ultime nomine del governo, cercando di intaccare la solidità dell'esecutivo.

La presidente del Consiglio commenta queste ipotesi dalla masseria pugliese dove è in vacanza proprio con la sorella. "Purtroppo reputo molto verosimile quanto scritto da Sallusti", afferma Giorgia Meloni, definendolo "gravissimo se fosse vero" e paragonandolo a "uno schema visto e rivisto soprattutto contro Silvio Berlusconi". Ossia "un sistema di potere che usa ogni metodo e ogni sotterfugio - aggiunge la premier - pur di sconfiggere un nemico politico che vince nelle urne la competizione democratica". Quindi dopo aver "setacciato la vita mia e di ogni persona a me vicina, senza trovare nulla", la "peggior politica" è passata a "mosse squallide e disperate" come quella contro la primogenita di casa e sua amata sorella.
"Ma in fondo - chiude la premier - sarebbe anche un buon segno, perché queste mosse squallide e disperate da parte della peggiore politica significherebbero solo che stiamo smontando il sistema di interessi che tiene in ostaggio l'Italia da troppi anni. Quindi, avanti a testa alta, con ancora maggiore determinazione".

I fedelissimi di Meloni sono partiti subito nella difesa della loro leader, parlando di cospirazioni di giornalisti e politici di sinistra che accerchiano Arianna.

Nel proprio editoriale Sallusti insite sulle attenzioni, definite "morbose" e "sproporzionate" rivolte proprio ad Arianna Meloni, con articoli scritti per dimostrare il ruolo di manovratrice della segretaria politica di Fratelli d'Italia e le interrogazioni richieste da alcune parlamentari di centro sinistra per indagare su un eventuale coinvolgimento nelle nomine Rai e di Ferrovie dello Stato.

A rispondere a queste illazioni per primo è stato Matteo Renzi, che sui propri social ha scritto ironicamente: "Le sorelle Meloni vedono i fantasmi?".

Davide Fifaco