Il Ministero dell'Interno italiano ha varato nuove regole nel tentativo di marginare le manifestazioni dei "no green pass" che da settimane, ogni sabato, stanno paralizzando il centro storico di molte città, creando disagi ai cittadini ed ai commercianti, ma soprattutto generando assembramenti, senza il rispetto delle norme anti-contagio e tra molte persone non vaccinate. Le nuove norme prevedono che si possano organizzare solo sit-in e fuori dai centri storici. Inoltre, vista la risalita dei contagi, saranno intensificati i controlli sull'uso del Green Pass.
Il sottosegretario all'Interno, Carlo Sibilia, ha dichiarato che le persone devono essere incentivate a vaccinarsi ed ha aggiunto che non si deve correre il rischio di dover fronteggiare nuove emergenze, come altri Paesi Ue stanno sperimentando. Ne va della salute pubblica e dell'economia del Paese.
Il presidente della Confcommercio, Carlo Sangalli, ha definito inaccettabili i cortei che si susseguono ogni sabato, perché fanno perdere il 30% del fatturato.
Una della città simbolo delle proteste, Trieste, ha accolto positivamente il nuovo provvedimento del governo. Il neo insediato prefetto, Annunziato Vardè, ha spiegato che le direttive saranno applicate con puntualità e fermezza.
È necessario - ha puntualizzato - salvaguardare gli obiettivi sensibili e i siti istituzionali". Pertanto, ha aggiunto, resterà valido il decreto prefettizio che non consente manifestazioni in piazza Unità fino al 31 dicembre.
Pieno appoggio dal sindaco di Trieste, Roberto Dipiazza, alla stretta ai cortei No pass. Il primo cittadino del capoluogo giuliano, già prima che nuove regole fossero confermate aveva dichiarato che se fosse per lui avrebbe fatto come ai tempi delle Brigate Rosse, con leggi speciali.
Il sindaco riconosce il diritto di manifestare, "ma con dei limiti. Ed il limite maggiore - spiega - è il diritto degli altri alla salute e al lavoro. E queste continue manifestazioni lo violano, come dimostra il focolaio fra i manifestanti". Dipiazza ha inoltre ricordato che parte della città, con le oltre 60mila firme raccolte, si sta ribellando alle continue proteste della minoranza contro la certificazione. Inoltre, il sindaco ha ribadito di non volere più zone gialle, arancioni, rosse e le drammatiche chiusure.
Davide Fifaco