I sindacati dei trasporti unitariamente hanno dichiarato di essere contrari al blocco dei treni il primo settembre, come conseguenza della manifestazione indetta da alcuni gruppi no vax contro l’obbligo di Green pass sui treni a lunga percorrenza.
“Auspichiamo un doveroso ripensamento da parte dei promotori della protesta” hanno detto ribadendo il proprio completo appoggio alla campagna vaccinale in corso tanto per i lavoratori che per gli utenti del servizio pubblico. Nessun sostegno, quindi, alla protesta da parte dei principali rappresentanti del settore dei trasporti che non condividono l’opposizione a quello che insieme al vaccino considerano l’unico modo per “sconfiggere la pandemia e consentire alle persone di non ammalarsi” e per poter riprendere al più presto le proprie consuetudini.
In queste ore il Viminale sta inoltre aumentando l’allerta non solo per quanto riguarda le piazze ma anche sui social. Sulla pagina Telegram di un gruppo no vax in queste ore stanno addirittura circolando i nomi con tanto di contatti telefonici e indirizzi di una serie di giornalisti e dottori con l’invito a intervenire contro quelli che vengono considerati da questi estremisti dei nemici.
In tanto il governo prosegue per la sua strada e il ministro della salute Roberto Speranza ha dichiarato che l'esecutivo sta pensando di estendere l'obbligo del green pass anche ai dipendenti della pubblica amministrazione, probabilmente a partire da ottobre.
Barbara Costamagna