Un pacchetto di cracker e una scatoletta di tonno. Questo il pranzo servito nella mensa di una scuola elementare a una bambina di origine straniera per via del ritardo nei pagamenti da parte dei genitori. Il fatto si è verificato nei giorni scorsi a Minerbe, comune in provincia di Verona amministrato dalla Lega. La decisione sarebbe stata concordata tra i gestori della mensa e l'amministrazione comunale.
Il Vicesindaco si è detto dispiaciuto umanamente per la vicenda, spiegando però che la decisione è stata presa per correttezza nei confronti dei genitori che pagano regolarmente per il servizio. Dalle fonti stampa disponibili, non è chiaro se il mancato pagamento sia legato a un abuso o alle condizioni economiche precarie della famiglia. Per i primi due giorni tuttavia la bambina avrebbe comunque ricevuto un pasto identico ai compagni di classe. Pare che situazioni del genere si siano già verificate nel passato, gli insegnanti però avevano rinunciato al proprio pasto per lasciarlo ai bambini.
La vicenda tuttavia sembrerebbe risolta grazie all'interessamento di Antonio Candreva. Il calciatore dell'Inter avrebbe preso contatti con l'amministrazione comunale offrendosi di pagare la retta mensile al posto dei genitori della bambina. Pare inoltre che Candreva si sia proposto per sanare le altre posizioni di mora in essere.
In molti hanno commentato la vicenda sui social, apprezzando il bel gesto del centrocampista. Alcuni hanno criticato la decisione dell'amministrazione comunale. Altri hanno invece sottolineato che situazioni del genere non andrebbero risolte dai "bei gesti", ma da meccanismi più strutturati che tutelino maggiormente i diritti dei bambini.