Appoggio da Movimento 5 Stelle e Pd, ma anche da Leu e da molti parlamentari dei gruppi più piccoli e del gruppo misto; opposizione dura da parte di Forza Italia, mentre Lega e Fratelli d’Italia si preparano a mobilitare le piazze.
Giuseppe Conte ha passato una nuova giornata intensa a Palazzo Chigi, dove sono giunte le delegazioni dei partiti per una serie di consultazioni.
Fratelli d’Italia e Lega hanno fatto capire subito che non faranno sconti a una maggioranza che ritengono illegittima e contraria alla volontà del paese. Sia Giorgia Meloni sia Matteo Salvini hanno annunciato manifestazioni e non si sono nemmeno presentati alle consultazioni con Conte.
Al termine della consultazione il capogruppo alla Camera di Fratelli d’Italia Luca Ciriani ha confermato “una opposizione senza sconto alcuno a un governo inaccettabile”, mentre Lucia Borgonzoni ormai ex sottosegretaria della Lega, ha fatto un “appello alla coscienza dei senatori a non votare - ha detto - questo mercificio".
Il centro destra non è però sulla stessa linea: Forza Italia ha confermato di volersi opporre al governo, ma in Parlamento, e Silvio Berlusconi ha anche accusato la Lega di aver “consegnato il Paese alla sinistra".
Conte per ora però deve far fronte soprattutto alle distanze che ancora separano Pd e i 5 Stelle, sia sul programma, sia sui nomi del nuovo esecutivo. Il Pd non intende cedere né sulla vicepresidenza a Di Maio, né sulla consultazione sulla piattaforma Rousseau, che dovrebbe avvenire mercoledì prossimo, il giorno prima del possibile giuramento del nuovo governo.
Alessandro Martegani