Il Consiglio dei ministri, come anticipato dall'ANSA, ha confermato l'impianto della bozza di decreto in materia di "immigrazione e protezione internazionale e complementare". Si vanno a modificare i decreti sicurezza di Salvini, senza particolari discussioni e criticità tra i ministri del Movimento 5 Stelle, Partito Democratico, Italia Viva e Liberi e Uguali. Via quindi le multe milionarie alle ONG e riforma del sistema di accoglienza, comprendendo anche il regime di protezione speciale. Nel decreto-legge, su proposta del ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, è stato inserito il reato per chi introduce in carcere un cellulare ad un detenuto (in precedenza era solo un illecito disciplinare). Per chi agevola un detenuto del 41 bis nelle comunicazioni con l'esterno la pena è alzata da 2 a 6 anni (in precedenza era da 1 a 4). Il ministro dell'Economia, Roberto Gualtieri, ha commentato la manovra sui social, affermando: "Il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto immigrazione. Finalmente si superano i decreti Salvini e si lavora per una sana integrazione, nel rispetto dei diritti umani. Sicurezza e accoglienza non sono incompatibili ma sono due valori fondamentali da difendere". Anche l'ICS Onlus, il Consorzio Italiano di Solidarietà di Trieste, ha commentato con soddisfazione la riforma dei decreti sicurezza, con il ripristino dell'accoglienza diffusa come sistema unico di accoglienza e l'integrazione sociale dei richiedenti asilo e dei rifugiati. ICS ha sottolineato che “quanto in vigore in precedenza è stato molto dannoso perché ha favorito le concentrazioni in grandi strutture, spesso non idonee ed ha rallentato l'inserimento sociale delle persone accolte, dissipando ingenti risorse pubbliche e creando tensioni sociali, esperienza che a Trieste si è evitata grazie al modello virtuoso dell'accoglienza diffusa che non è mai cessato, per forte determinazione degli enti che hanno gestito il sistema di accoglienza, ha voluto sottolineare proprio l'ICS”.
Davie Fifaco