Le notizie pubblicate dal media statunitense Bloomberg sulle discussioni avanzate tra il governo italiano e SpaceX di Elon Musk per la fornitura di telecomunicazioni sicure con un contratto quinquennale da 1,5 miliardi di euro hanno scatenato una bufera politica in Italia.
I rappresentanti dell'opposizione hanno chiesto chiarimenti all'esecutivo ed in particolare alla premier Giorgia Meloni. Elly Schlein ha dichiarato: "Non pensi di cavarsela con qualche riga affidata alle agenzie di stampa e ai giornali amici. Giorgia Meloni e il suo governo vengano immediatamente a riferire in Parlamento sulle trattative con Musk. Se 1,6 miliardi di soldi degli italiani per portare i satelliti del miliardario americano nel nostro Paese è il prezzo che dobbiamo pagare per la sua amicizia noi non ci stiamo, l'Italia non si svende".
Da Palazzo Chigi è arrivata la risposta che smentisce ufficialmente che sia stato firmato un contratto con Musk e conferma solo 'normali approfondimenti' con le società che si occupano di questi dossier. Ma, soprattutto, nega che se ne sia parlato nel viaggio di Meloni da Donald Trump: "ridicolo il solo pensarlo".
Una presa di posizione, confermata anche dal sottosegretario alla presidenza Alfredo Mantovano.
Ma a ravvivare le polemiche è lo stesso Musk, che con in un post sui social si dichiara pronto a "fornire all'Italia la connettività più sicura e avanzata!" a cui dà man forte il leader della Lega, Matteo Salvini che sempre sui social, scrive: "Musk è un protagonista dell'innovazione a livello mondiale, un eventuale accordo con lui per garantire connessione e modernità in tutta Italia non sarebbe un pericolo ma una opportunità", aggiungendo: "Confido che il governo acceleri in questa direzione, perché offrire servizi migliori ai cittadini è un dovere".
L'opposizione conferma quindi di volere maggiori dettagli sulla vicenda e la prima occasione utile sarà il question time in programma domani alla Camera in cui Alleanza Verdi e Sinistra ha già annunciato di voler presentare un'interrogazione al governo. Giuseppe Conte, leader del Movimento 5 Stelle, chiede invece sia direttamente il presidente del Consiglio a presentarsi in Parlamento per spiegare la situazione.
Davide Fifaco