Foto: Radio Capodistria
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La Luxardo festeggia due secoli dalla sua fondazione a Zara nel lontano 1821, quando Girolamo Luxardo, patrizio genovese trasferitosi nella cittadina dalmata in veste di rappresentante consolare del Regno di Sardegna, decise di far diventare una tradizione casalinga, una impresa familiare.

Sua moglie, la marchesa Maria Canevari, si dedicava infatti alla produzione di liquori in casa, in particolare del ‘Rosolio Maraschino’, specialità prodotta soprattutto nei conventi, ottenuta mettendo in infusione in alcol le marasche (ciliegie asprigne coltivate localmente), zuccherando e unendo essenza di rose per profumare. Una delizia per il palato, della quale Girolamo capì il potenziale commerciale, decidendo così di mettere su una distilleria industriale, nella quale introdusse l’importante innovazione della distillazione a vapore.

Nacque, così il Maraschino Luxardo, che, dopo duecento anni ed una storia travagliata legata agli sconvolgimenti di queste terre, continua ad essere un prodotto italiano di eccellenza conosciuto in tutto il mondo e riconsoscibile dalla sua inconfondibile bottiglia.

Oggi li Luxardo proseguono con l’attività familiare nello stabilimento di Torreglia, in provincia di Padova; controllando direttamente tutta la filiera, dalla materia prima fino all’imbottigliamento, e raggiungendo un totale di produzione di oltre 6 milioni di bottiglie l’anno.

Una storia di genio e di successo che arriva direttamente dal passato, guardando però all’innovazione come d’altronde fece proprio Girolamo, al quale si deve la nascita del Maraschino Luxardo.

Barbara Costamagna