Il caso Open mina l'alleanza giallorossa: la relazione della Giunta delle Immunità, discussa in Senato, di fatto, dà ragione a Matteo Renzi indagato per finanziamento illecito alla fondazione. Il leader di Italia Viva chiede di trascinare davanti alla Consulta i pubblici ministeri della procura di Firenze per un conflitto d'attribuzione di potere.
Il Partito Democratico, insieme a Forza Italia, Lega, Fratelli d'Italia e la stessa Italia Viva sono a favore mentre il Movimento 5 Stelle, come annunciato da Giuseppe Conte, contrario.
Secondo la relazione della Giunta i messaggi scambiati su WhatsApp nel 2018, quando Renzi era senatore, rientrano nel concetto di corrispondenza e quindi i magistrati avrebbero dovuto chiedere l'autorizzazione prima di acquisirli.
In Giunta la proposta a favore di Renzi è passata con i voti di tutto il centrodestra e quelli d'Italia viva, contrari solo i senatori del Misto, Pietro Grasso e Gregorio De Falco, mentre il Pd ed il M5s si erano astenuti, sostenendo di non avere abbastanza elementi a disposizione per arrivare ad una decisione.
Con il voto favorevole dei dem scontata l'approvazione della relazione in favore del leader di Italia Viva.
Inoltre, l'Aula della Camera ha votato trasversalmente in favore all'ordine del giorno al Milleproroghe presentato dalla Lega, per chiedere al governo l'election day, cioè un'unica data per le elezioni amministrative ed i referendum sulla giustizia, che verrà fissata in primavera.
Dei 379 votanti, 372 hanno votato sì, 7 hanno votato no. Un deputato dem si è astenuto. In pratica, hanno espresso voto favorevole tutti i gruppi - M5s, Pd, FI, Iv, Lega, Leu, FdI, Coraggio Italia e Gruppo misto - tranne due esponenti della Lega, due di Leu, due del Pd e uno del Movimento Cinque Stelle.
Davide Fifaco