Il Presidente della Camera Roberto Fico ha concluso il suo mandato con quello che lui ha definito "un esito positivo". "E' stato avviato un dialogo" ha detto Fico, che continuerà nei prossimi giorni e che se resterà sui programmi potrà forse portare alla formazione di una maggioranza. I due partiti dovranno, però, convincere i loro membri più scettici a superare le pregiudiziali esistenti. E proprio ai loro compagni hanno parlato subito dopo l'incontro sia il segretario Maurizio Martina sia Luigi Di Maio. Il primo ha riconosciuto ai Cinque stelle di aver realmente rotto con il centrodestra, ma non ha nascosto alcune perplessità sul programma di governo e soprattutto la resistenza di alcuni, in particola modo dei renziani ,ad accettare un compromesso con i grillini. Perciò ha rimandato tutto al prossimo 3 maggio quando a decidere se entrare nella maggioranza o no dovrebbe essere la direzione dei Democratici. Da canto suo Di Maio ha ricordato il ruolo di traino del Movimento, cercando di far comprendere all'opposizione interna ai Cinque stelle che si tratta di un momento storico in cui dimostrare di essere pronti a governare con la firma di quello che loro definiscono "un contratto". Niente inciucio da Seconda Repubblica, questo in pratica il messaggio di Di Maio che ha parlato nuovamente di una nuova era che battezza la Terza Repubblica. Tutto, quindi, rimandato alla prossima settimana quando sarà anche noto l'esito delle elezioni regionali in Friuli Venezia Giulia, dove invece si stanno giocando gli equilibri del centrodestra.