Le scuole italiane rimarranno chiuse fino al 15 marzo. La decisione è stata ufficializzata dal premier Giuseppe Conte e dalla ministra dell’istruzione Lucia Azzolina, dopo una verifica con il comitato tecnico-scientifico.
"Per il governo non è stata una decisione semplice - ha detto il ministro dell'Istruzione parlando a Palazzo Chigi - abbiamo aspettato il parere del comitato tecnico scientifico e abbiamo deciso di sospendere le attività didattiche da domani al 15 marzo”.
Non si tratta di un provvedimento indolore per il paese: la chiusura delle scuole era già stata contestata nelle regioni in cui è stata applicata, ma proprio atenei e istituti scolastici sarebbero indicati dagli esperti come luoghi ad alto pericolo di contagio.
“Abbiamo fatto sempre della trasparenza la nostra regola d'azione," ha detto il premier, e “in questo momento siamo concentrati ad adottare tutte le misure di contenimento diretto del virus o di ritardo della sua diffusione perché il sistema sanitario per quanto efficiente e eccellente rischia di andare in sovraccarico”.
Il governo sta studiando anche delle norme per limitare i disagi delle famiglie, come la possibilità per uno dei genitori, in caso di chiusura delle scuole, di assentarsi dal lavoro per accudire i figli minorenni, o il sostegno economico per le spese di baby-sitting
L’esecutivo ha poi varato altre misure di contenimento dell’epidemia, incentivando fra l’altro le pubbliche amministrazioni a sfruttare lo smart working.
Il blocco delle attività riguarda però un po’ tutti i settori, dall’economia, alla cultura, alla politica, con annullamenti e rinvii di manifestazioni e iniziative che si moltiplicano di ora in ora, e con la preoccupazione che sale per il possibile impatto economico sul paese, mentre il governo sta studiando possibili contromisure.
Per quanto riguarda i bilanci sui contagiati in Italia il numero dei positivi è superiore a 2.700, con 276 guariti. Sono risultati positivi anche esponenti delle istituzioni: dopo un componente della giunta regionale della Lombardia, hanno contratto il virus due assessori dell’Emilia Romagna, la sindaca di Piacenza, e un consigliere regionale in Friuli Venezia Giulia. Dopo la conferma, altri otto consiglieri regionali, seduti nell'emiciclo vicino al consigliere risultato positivo, dovranno essere isolati.
Alessandro Martegani