Il presidente del Consiglio italiano, Mario Draghi, intervenendo all'Aula della Camera con un'informativa sulla guerra in Ucraina ha dichiarato: "L'offensiva ha già colpito in modo tragico la popolazione ucraina, il Ministero dell'Interno ucraino registra vittime civili. Le immagini a cui assistiamo - di cittadini inermi costretti a nascondersi nei bunker e nelle metropolitane - sono terribili e ci riportano ai giorni più bui della storia europea. Si registrano lunghe file di auto in uscita da Kiev e da altre città ucraine, soprattutto verso il confine con l'Ue".
Il premier ha quindi tracciato la tragica situazione che sta vivendo in queste ore il popolo ucraino, ricordando che l'esercito russo ha assediato varie città lungo la strada ed ha preso il controllo della zona della centrale nucleare di Chernobyl. L'Ucraina conta finora 137 soldati uccisi e 316 feriti dall'inizio dell'attacco; 800 gli uomini persi dalle forze russe.
"Il Governo italiano ha sempre auspicato, insieme ai suoi partner internazionali, di risolvere la crisi in modo pacifico e attraverso la diplomazia. Qualsiasi dialogo, però, deve essere sincero e soprattutto utile. Le violenze di questa settimana da parte della Russia rendono un dialogo di questo tipo nei fatti impossibile", ha precisato Draghi, che ha ricordato che in seguito all'invasione russa degli scorsi giorni, nel Consiglio Europeo di ieri sono state approvate misure molto stringenti ed incisive, che erano in preparazione da settimane.
Per quanto riguarda le sanzioni, l'Italia è perfettamente in linea con gli altri Paesi dell'Unione Europea, primi tra tutti Francia e Germania.
Inoltre, Draghi ha spiegato che "le forze italiane che prevediamo essere impiegate dalla NATO sono costituite da unità già schierate in zona di operazioni - circa 240 uomini attualmente schierati in Lettonia, insieme a forze navali, e a velivoli in Romania; e da altre che saranno attivate su richiesta del Comando Alleato. Per queste, siamo pronti a contribuire con circa 1400 uomini e donne dell'Esercito, della Marina e dell'Aeronautica, e con ulteriori 2000 militari disponibili".
Il premier ha inoltre aggiunto che "ai circa 2000 connazionali presenti in Ucraina è stato raccomandato di seguire le indicazioni delle Autorità locali e di valutare con estrema cautela gli spostamenti via terra dentro e fuori il Paese. Alla luce della chiusura dello spazio aereo e della situazione critica sul terreno, si sta pianificando in coordinamento con le principali ambasciate dell'Unione Europea un'evacuazione in condizioni di sicurezza".
Davide Fifaco