In Italia il trend degli ultimi giorni fa ben sperare. È costante il calo dei decessi e dei ricoveri in terapia intensiva, che sono quelli a maggiore rischio di morte. L'ultimo bilancio parla comunque di 3.815 malati in più, portando il totale a 73.880 ed un incremento di 756 vittime ed in questo caso il totale è arrivato 10.779. 3.906 i malati in terapia intensiva, 50 in più rispetto al precedente rilevamento.
Dall'analisi dell'andamento della curva epidemica dei casi di Covid-19 arrivano segnali positivi in Italia, che confermano la necessità di andare avanti con le rigorose misure di isolamento in atto, perché gli esperti affermano non si vede ancora una vera e propria inversione di tendenza ed inoltre bisognerà porre particolare attenzione per il Sud, che in questa fase può rappresentare un grande rischio e deve essere un sorvegliato speciale. I nuovi dati diffusi dalla Protezione civile evidenziano un calo di decessi (756 contro 889 del precedente rilevamento), un leggero incremento dei contagi (3.815 contro 3.651) ed il totale dei guariti è di 13.030. Segnali positivi ma non ancora sufficienti per pensare di essere alla svolta.
In Friuli Venezia Giulia sono 1.480 i casi accertati di positività, con un incremento di 44 unità. I guariti totali sono 84, 11 i decessi in più che portano a 98 il numero complessivo di vittime per Covid-19; il dato più alto è quello registrato a Trieste con 54 decessi.
Il governatore del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, ha inviato 4 lettere agli ambasciatori di Cina, Usa, Israele e Russia, chiedendo aiuto per trovare contatti con le aziende disponibili a collaborazioni commerciali per la fornitura di materiale sanitario. Fedriga ha spiegato di voler mettere in campo ogni risorsa per tutelare i cittadini dal contagio e rafforzare le strutture sanitarie, in caso di un peggioramento della situazione.
Intanto si è arrivati quasi allo scontro fra il ministro degli Affari regionali, Francesco Boccia e le Regioni del Nord governate dalla Lega, a causa degli approvvigionamenti ed in particolare le mascherine. Ad innescare le proteste dei governatori la dichiarazione di Boccia, che ha affermato che nessuna Regione ce l'avrebbe fatta da sola.
Davide Fifaco