L'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha sanzionato, per complessivi 200 milioni di euro, Amazon e Apple al termine dell'istruttoria sulle restrizioni all'accesso nel marketplace Amazon.it da parte di rivenditori legittimi di prodotti a marchio Apple e Beats "genuini". Le sanzioni sono pari a 68,7 milioni di euro alle società del gruppo Amazon e 134,5 milioni di euro alle società del gruppo Apple.
Inoltre, la stessa Autorità ha chiuso due istruttorie nei confronti di Google e Apple sanzionando entrambe per 10 milioni di euro ossia per il massimo edittale secondo la normativa vigente, per carenze informative e un'altra per pratiche aggressive legate all'acquisizione e all'utilizzo dei dati dei consumatori a fini commerciali.
La sanzione comminata è sproporzionata e ingiustificata", afferma in una nota Amazon. "Rispettiamo l'Autorità garante della concorrenza e del mercato italiana ma crediamo di non aver fatto nulla di sbagliato e intendiamo fare ricorso".
Apple commenta invece così la sanzione: "Per garantire la sicurezza dei nostri clienti e l'integrità dei prodotti che acquistano, è importante che i clienti sappiano che stanno acquistando prodotti originali" e per questo "lavoriamo a stretto contatto con i nostri partner rivenditori e abbiamo team dedicati di esperti in tutto il mondo che collaborano con le forze dell'ordine, le dogane e i distributori per garantire - rimarca - che vengano venduti solo prodotti Apple originali".
Anche Apple e Google hanno annunciato il ricorso contro le decisioni dell'antitrust.
La società fondata da Steve Jobbs ha spiegato che si impegna da molto tempo per proteggere la privacy dei propri utenti e lavorare con il massimo impegno per progettare prodotti e funzionalità che proteggano i dati. Apple aggiunge di dare a tutti gli utenti un livello di trasparenza e controllo all'avanguardia nel settore, in modo che possano scegliere quali informazioni condividere, e come vengono utilizzate".
Davide Fifaco