L’Italia con la nuova manovra prova la svolta green, con investimenti su idrogeno, rifiuti, metro e bus.
Presso il Ministero dello Sviluppo Economico nasce il Fondo per il sostegno alla transizione industriale: 150 milioni di euro dal 2022, per favorire l'adeguamento del sistema produttivo alle politiche europee.
Viene rinnovata anche la cosiddetta 'Garanzia green' con nuovi stanziamenti per il 2022 pari a 565 milioni destinati alla copertura delle garanzie sui finanziamenti a favore di progetti del Green New Deal.
Per quel che riguarda il lavoro, nell'ambito del programma di Garanzia di Occupabilità dei Lavoratori, sarà possibile sottoscrivere accordi fra autonomie locali, soggetti pubblici e privati, enti del terzo settore, associazioni sindacali dei datori di lavoro e dei lavoratori, finalizzati a realizzare progetti formativi e di inserimento lavorativo nei settori della transizione ecologica.
Per la lotta al cambiamento climatico e la riduzione delle emissioni nasce il "Fondo per la strategia di mobilità sostenibile", con 2 miliardi dal 2023 al 2034. Le risorse sono destinate al rinnovo del parco autobus locale, all'acquisto di treni ad idrogeno, alla realizzazione di ciclovie, allo sviluppo del trasporto merci su ferro, all'adozione di carburanti alternativi per navi ed aerei e al rinnovo dei mezzi per l'autotrasporto.
Nasce il Fondo italiano per il clima, con una dotazione di 840 milioni di euro all'anno dal 2022 al 2026 e di 40 milioni dal 2027. L'obiettivo è il raggiungimento dei punti stabiliti negli accordi internazionali ai quali l'Italia ha aderito. Per la rimessa in efficienza delle opere idrauliche e lo scorrimento dei fiumi arrivano 5 milioni per ciascun anno dal 2022 al 2024
Inoltre, potrà essere superato il tetto di 240mila euro in vigore per i massimi vertici della Pubblica amministrazione; l’emendamento alla manovra è stato approvato in Senato. La misura vale anche per le aziende partecipate non quotate. In questo modo chi fra i dirigenti ha da anni la retribuzione ferma potrà vedersi aumentare lo stipendio nella stessa percentuale del resto del personale del proprio comparto.
Davide Fifaco
