Si è chiusa, in Italia, la prima fase delle zona rossa delle festività natalizie, iniziata il 24 dicembre. Ora previsti tre giorni "arancioni", fino alla vigilia di Capodanno, in cui i negozi saranno aperti e ci si potrà spostare nel Comune senza autocertificazione. Dai dati resi noti dal Ministero dell'Interno risulta che il 26 dicembre sono state 64.119 le persone controllate nell'ambito dei divieti introdotti dal decreto del governo. 969 le persone sanzionate ed 8 quelle denunciate per aver infranto la quarantena.
Intanto Montecitorio ha dato l'ok alla maxi-manovra da 40 miliardi, la più corposa degli ultimi anni, che mette le basi alla ripartenza ed instaura nuove misure tampone per far fronte al tracollo economico. Ora si attende il via libera del Senato. Il governo ha quindi superato il passaggio della legge di Bilancio ma gli equilibri sono ancora piuttosto precari sul Recovery Plan, che ormai da tempo sta facendo "litigare" la maggioranza.
Il pacchetto approvato prevede 5 miliardi per la Cassa integrazione, un miliardo tra acquisto dei vaccini ed assunzione di medici ed infermieri per somministrarli ed anche 40 milioni per i buoni spesa per le famiglie in difficoltà. Previsto inoltre un rimborso alla partite iva con ricavi sotto i 50mila euro e perdite di almeno un terzo del fatturato.
Nel provvedimento sono inoltre previste molte disposizioni per la scuola, con oltre 3,7 miliardi di stanziamento per il settore, dei quali 1,5 per investimenti.
Il ministro dell'Istruzione, Lucia Azzolina, ha spiegato che sono previsti 30 milioni di euro da destinare alle scuole statali e paritarie per garantire il corretto svolgimento degli Esami di Stato per l'anno scolastico 2020/2021, secondo gli standard di sicurezza sanitaria previsti.
Davide Fifaco