Trionfo del centrosinistra in Emilia-Romagna, oltre alle previsioni iniziali e vittoria anche in Umbria, in questo caso il successo era molto meno scontato.
Nella coalizione spicca il risultato del Partito democratico, con percentuali definite "straordinarie" dalla segretaria Elly Schlein, quasi il 42% in Emilia-Romagna, oltre il 31% in Umbria.
"Uniti si vince", ha commentato ancora Schlein a Bologna subito dopo la vittoria sicura decretata dagli exit poll, durante i festeggiamenti con il neogovernatore della regione, Michele de Pascale, per poi spostarsi a Perugia per celebrare anche l'exploit di Stefania Proietti che ha strappato la guida della regione alla candidata uscente del governo di centrodestra dell'Umbria, Donatella Tesei.
Proprio la vittoria in Umbria è il dato che fa pensare il centrodestra, visto che segna un calo rispetto alle europee e politiche. Sensibile, in particolare, il risultato negativo della Lega, con il leader Matteo Salvini che commenta con un laconico: "Gli elettori hanno sempre ragione", mentre il segretario di Forza Italia, Antonio Tajani, sottolinea come il proprio partito abbia "raddoppiato i consensi in entrambe le regioni".
La premier Giorgia Meloni si limita, invece, a riconoscere la sconfitta augurando buon lavoro ai nuovi governatori ed auspicando "collaborazione", mentre la linea del partito è ricordare che questo triplo scontro regionale - iniziato dalla Liguria - è finito "2 a 1".
All'interno della coalizione vincente ancora una volta non brillano i risultati del Movimento 5 Stelle, ma, nonostante ciò, il leader Giuseppe Conte parla di "vittoria strepitosa" di Stefania Proietti e sottolinea come la destra "si possa battere con interpreti seri, responsabili, convincenti e con un progetto credibile e concreto".
Piuttosto secco il commento di Matteo Renzi: "il centrosinistra unito vince. Il centrosinistra diviso perde. Lo dice la matematica da sempre, lo conferma la politica oggi".
Davide Fifaco