“Non commento mai le indagini, ma rilevo che in Italia c'è una emergenza corruzione". Il Movimento 5 Stelle, con il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede attacca la Lega su uno dei temi forti del Movimento, la legalità.
Dopo settimane durissime per i rapporti fra Di Maio e Salvini, e in generale fra i due partiti della maggioranza, l’inchiesta che ha portato all’arresto del sindaco d Legnano della Lega Gianbattista Fratus e di due assessori, ha riacceso lo scontro sull’emergenza corruzione.
La Procura di Legnano, città simbolo per la Lega delle origini, (nel centro lombardo c’è la statua di Alberto da Giussano che fu il simbolo del partito di Bossi), ha ipotizzato i reati di corruzione, turbativa d'asta e corruzione elettorale.
Soprattutto però la procura parla di “scarsissimo senso della legalità” degli arrestati, che avrebbero nominato in posizioni chiave "soggetti e amici e conoscenti, manovrabili e in futuro riconoscenti" attraverso "spregiudicate manipolazioni di procedure": il comune è già stato commissariato e il sindaco sospeso dal prefetto.
“È chiaro ed evidente - ha detto Luigi di Maio - che c'è un'emergenza corruzione, una Tangentopoli bis, che colpisce tutti i partiti e noi dobbiamo arginare questi fenomeni”.
Si tratta di una vicenda che, dopo il caso Siri, l’ex sottosegretario della Lega accusato di corruzione e allontanato dal governo, alimenta ancor di più lo scontro in atto con la Lega, che per ora non sembra voler replicare alle accuse. “Ho fiducia nei miei uomini e nei magistrati”, ha tagliato corto Matteo Salvini.
Alessandro Martegani