Mattarella e Steinmeier sono atterrati insieme all'aeroporto di Bologna, di ritorno dalla visita di Stato dell'inquilino del Quirinale in Germania, per poi raggiungere Marzabotto, dove si è svolta la cerimonia commemorativa dell'eccidio dalle truppe naziste, tra il 29 settembre e il 5 ottobre '44, che causò la morte di 770 civili tra donne, bambini e anziani.
"Siamo qui oggi uniti nel dolore, ma anche in profonda amicizia", ha detto Mattarella, che ha poi ricordato tutte località italiane dove le truppe naziste perpetrarono crimini disumani, accecate dall'odio e dal fanatismo. Quando il presidente tedesco Steinmeier, con Mattarella al suo fianco, ha chiesto scusa per l'eccidio, è scattato un lungo applauso a sottolineare la commossa e sincera richiesta di perdono. "Quello che mi avete raccontato mi ha molto commosso. E so che il dolore è ancora più grande perché la maggior parte dei crimini è rimasta impunita. Questa è la seconda colpa di cui noi tedeschi ci siamo macchiati", ha detto ancora Steinmeir. I due presidenti sono stati accompagnati dal ministro degli Esteri, Antonio Tajani.
L'ultima volta che un presidente della Repubblica italiana si è recato ufficialmente nei luoghi degli eccidi insieme a un presidente della Repubblica tedesca era il 2002, quando, qualche giorno prima del 25 aprile, Johannes Rau, il capo di Stato di Berlino, decise di salire a Monte Sole insieme all'allora presidente italiano, Carlo Azeglio Ciampi.
Valerio Fabbri