La dinamica dell’incidente non è ancora chiara, ma secondo le prime testimonianze il pullman avrebbe fatto un volo di circa 30 metri. Per cause ancora da accertare, il mezzo ha sfondato il parapetto ed è caduto finendo tra un magazzino e i binari della stazione di Mestre, incendiandosi, infatti alcune delle prime vittime recuperate sarebbero morte carbonizzate. L’autobus non svolgeva un servizio di linea, ma era un mezzo noleggiato da un campeggio di Marghera, dov’erano diretti i turisti a bordo. La Procura della Repubblica di Venezia ha aperto un fascicolo e sono già iniziate le analisi delle immagini delle telecamere di sicurezza puntate sul cavalcavia, per capire meglio la dinamica dello schianto. “Dai primi rilievi non ci sono segni di frenata” ha spiegato il comandante della Polizia municipale di Venezia, aprendo l’ipotesi di un malore che ha colpito il conducente. Ciò che è sicuro è che l’autobus, a seguito dell’impatto, si è incendiato, ma nonostante il tempestivo intervento dei vigili del fuoco, per la maggior parte dei passeggeri non c’è stata via di scampo.

Il sindaco di Venezia Brugnaro ha proclamato il lutto cittadino per “l’immane tragedia che ha colpito la comunità e in memoria delle numerose vittime che erano nell’autobus caduto”. Il presidente Sergio Mattarella gli ha telefono per esprimere il suo cordoglio per la tragedia, al quale si è affiancata anche la premier Giorgia Meloni, che ha dichiarato di essere in stretto contatto con il ministro Piantedosi per seguire da vicino le notizie su questo terribile incidente. Messaggi di cordoglio sono arrivati anche dalla presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, che con un post in lingua italiana sul social X ha espresso le sue condoglianze alle famiglie delle vittime ed ai feriti dell’incidente; a lei si è unito anche il presidente francese Macron, rivolgendo i suoi pensieri al popolo italiano. Al momento, tra le vittime identificate vi sono cinque cittadini ucraini, un tedesco e l’autista del mezzo, un italiano, mentre i 18 passeggeri rimasti feriti sono stati dislocati in vari ospedali del Veneto, 4 dei quali in codice rosso e uno in terapia intensiva.

B.Ž.