Molte sorprese, alcune conferme ma anche amarezza e delusione nelle elezioni amministrative. Tra i delusi sicuramente il Movimento 5 Stelle e la Lega che vedono nettamente in discesa le loro preferenze tra gli italiani. I grillini vincono in coalizione ma da soli non riescono a convincere, come dimostra Virginia Raggi a Roma che, da sindaco uscente, non conquista il ballottaggio.
A contendersi la guida del comune di Roma saranno quindi Enrico Michetti del centrodestra e Roberto Gualtieri del centrosinistra. Nella capitale, inoltre, da registrare che Carlo Calenda ha ottenuto un buon risultato finendo distaccato da poco meno di un punto percentuale dalla Raggi.
A Torino il candidato del centrosinistra, Stefano Lo Russo, si trova in vantaggio di circa 5 punti percentuali ed ha già annunciato che non ci sarà nessun apparentamento, mentre il candidato del centrodestra, Paolo Damilano, ha definito “storico” il ballottaggio conquistato.
A Milano record storico, in negativo, di affluenza, con solo il 47%. Riconfermato fin dal primo turno il sindaco uscente Giuseppe Sala, con un netto stacco, circa 20 punti, sullo sfidante del centrodestra, Luca Bernardo. Per la prima volta un sindaco di centrosinistra si impone nel primo turno nel capoluogo lombardo.
Alleanza vincente, quella tra Partito Democratico e Movimento 5 Stelle, a Bologna ed a Napoli, con i rispettivi candidati eletti già al primo turno. Matteo Lepore, nuovo sindaco felsineo, arriva al 62%, vittoria netta su Fabio Battistini del centrodestra, che si ferma attorno al 30%.
A Napoli vittoria nettissima di Gaetano Manfredi, ministro dell’Università nel Conte bis, con circa il 65%, il triplo dei voti rispetto al principale avversario, Catello Maresca del centrodestra. Da registrare, anche in queste due città, il record negativo di affluenza alle urne.
Continuità in Calabria, che affida la guida della Regione al centrodestra, con Roberto Occhiuto, dopo aver eletto nel gennaio 2020 Jole Santelli, prematuramente scomparsa lo scorso anno.
Infine, a Siena, nelle supplettive per la Camera, si afferma il segretario del Pd Enrico Letta, davanti Tommaso Marrocchesi Marzi del centrodestra.
Davide Fifaco