Foto: Reuters
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Elon Musk, il miliardario fondatore di Tesla e SpaceX e proprietario del social X, è entrato a gamba tesa nel dibattito italiano sulla gestione dei migranti, attirando su di sé un'ondata di critiche da parte della magistratura e delle forze politiche.

Nelle scorse ore Musk ha pubblicato un tweet che chiede apertamente la rimozione dei giudici del Tribunale di Roma, responsabili della sospensione della convalida del trattenimento di sette migranti portati in Albania, dando inizio ad una polemica tra chi sostiene l'indipendenza della magistratura e chi, come il governo Meloni, intende modificare il sistema giudiziario italiano.

Le opposizioni parlano di una ingerenza intollerabile da parte dell'imprenditore statunitense, come del resto la magistratura che si vede sotto attacco da un magnate straniero, per di più stretto collaboratore del neoeletto presidente degli USA, Donald Trump.
Ormai da settimane è scontro aperto tra il governo italiano e la magistratura sul protocollo Italia-Albania, che registra continui fallimenti a causa dei problemi giuridici sul trattenimento dei migranti nei centri albanesi.

L'esecutivo capeggiato da Giorgia Meloni continua ad insinuare che parte dei giudici possano agire contro il successo dell'iniziativa, mentre la magistratura, commentando le parole di Musk, parla di "sconcerto" perché quanto affermato dall’imprenditore "non mette più in gioco l'indipendenza della magistratura, ma la sovranità dello Stato italiano".

La segretaria del Partito democratico, Elly Schlein ha commentato la polemica con incredulità per il comportamento degli esponenti della maggioranza, affermando: "È imbarazzante che i sovranisti di casa nostra si facciano dettare la linea da un miliardario americano, dovrebbero difendere i giudici".

Oltre al Pd, anche Alleanza Verdi e Sinistra e +Europa avrebbero chiesto a Giorgia Meloni di intervenire per "difendere l'Italia".
I magistrati, per voce della vicepresidente dell'Associazione Nazionale Magistrati, Alessandra Maddalena, sottolineano la necessità di proteggere la sovranità italiana da attacchi esterni e di pensare alla sicurezza della giurisdizione. La giudice ha infine evidenziato che il Protocollo con l'Albania avrebbe accelerato l'escalation dello scontro tra magistratura e governo e che attualmente è impossibile ignorare i problemi che esso porta con sé, perché in contrasto con la normativa internazionale.

Davide Fifaco