La nomina del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, l'indicazione del commissario europeo, ma anche i primi provvedimenti.
Il governo Conte ha voluto dimostrare subito di essere operativo, e ha varato i primi provvedimenti nella prima riunione del Consiglio dei ministri, a poche ore dal giuramento al Quirinale.
Dopo le considerazioni introduttive del Premier Giuseppe Conte, il nuovo governo ha votato la nomina la nomina di Riccardo Fraccaro a sottosegretario alla presidenza del Consiglio, e lo stesso Conte ha confermato di aver comunicato ieri alla Presidente della Commissione europea, Ursula von Der Leyen, il nome di Paolo Gentiloni, ex premier e attuale presidente del Pd, come commissario italiano.
La conferma ufficiale sarà trasmessa oggi: a Gentiloni potrebbero toccare gli Affari Economici, o il portafoglio del Commercio o della Concorrenza, in ogni caso delle deleghe pesanti.
Non sono mancati però i primi provvedimenti, come l'esercizio dei poteri speciali in relazione alla tecnologia 5G, proposto dal ministro dello sviluppo economico Stefano Patuanelli, e l'impugnazione da parte del governo di una legge regionale del Friuli Venezia Giulia, considerata, ha poi spiegato il ministro degli affari regionali Francesco Boccia, discriminatoria nelle parti che riguardano l'immigrazione e illegittima in altre. Immediata la reazione del governatore Massimiliano Fedriga, della Lega, che ha annunciato il ricorso alla Corte Costituzionale.
Lunedì il governo si presenterà alla Camera per la fiducia, martedì sarà la volta del Senato, il passaggio più delicato vista la maggioranza ancora da verificare. Una volta ottenuto il via libera del Parlamento, il nuovo governo sarà nella pienezza dei suoi poteri.
Nel corso del dibattito sarà anche illustrato il programma del nuovo governo, ma intanto non sono mancate le prime dichiarazioni dei neo ministri: fra i più attesi c'è anche Luigi di Maio, chiamato a un ruolo, quello di ministro degli esteri, che ha anche suscitato molte perplessità. Il capo politico dei 5 Stelle, parlando ai funzionari della Farnesina, ha detto di voler svolgere il suo incarico considerando "prioritario l'interesse nazionale in Europa e nel mondo", mantenendo "un dialogo franco e aperto con i partner, ma senza rinunciare ai valori europei e atlantici".
Riguardo l'immigrazione di Maio ha detto di voler lavorare per "una maggiore responsabilizzazione dell'Unione Europea e per un superamento del regolamento di Dublino".
Alessandro Martegani