La Capitale italiana della cultura per il 2022 è Procida. La scelta della giuria del ministero per i Beni e le attività culturali e per il turismo alla fine ha premiato la piccola isola di fronte a Napoli. Niente da fare per la veneta Pieve di Soligo (Treviso) così come per le altre città finaliste che aspiravano a raccogliere il testimone di Parma, la quale, causa pandemia, manterrà il titolo anche nel 2021: erano Ancona, Bari, Cerveteri, L'Aquila, Taranto, Trapani, Verbania e Volterra. "Viva Procida che ci accompagnerà nell'anno della ripartenza. Oggi è un segnale per guardare al futuro", ha commentato il ministro Dario Franceschini collegato su Zoom nella cerimonia virtuale. "Nel 2022 - ha aggiunto il ministro - saremo tornati alla normalità e la cultura e il turismo torneranno importanti e fortissimi come prima della pandemia". Ma quali erano i punti di forza della candidatura vincitrice? Nella motivazione viene premiata la connessione tra il valore del progetto (il cui titolo era "La cultura non
Isola"), la sua sostenibilità economica e le sue ricadute socio culturali. All'annuncio della nomina, la gioia del sindaco Dino Ambrosino, che ha parlato di un'occasione straordinaria per Procida, "per tutte le isole e per l'Italia meno in luce" . E grande soddisfazione è stata espressa dal presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca. "L'isola di Procida - ha detto - è un luogo assolutamente affascinante che sottolinea le molte bellezze della nostra terra".
C'è da scommettere, vien da aggiungere, che in tanti adesso, Covid permettendo, vorranno riscoprire prima ancora del suo anno da protagonista le meraviglie della meno famosa tra le isole campane, il fascino senza tempo del borgo marinaro, con le case colorate che si specchiano nel mare e che hanno fatto da sfondo al film "Il postino" di Massimo Troisi.
Ornella Rossetto