Foto: EPA
Foto: EPA

La cantante israeliana Noa e la palestinese Mira Awad scuoteranno gli animi del debutto di #sanremo2025 riproponendo la celebre hit dei Beatles Imagine e la sua evocazione di pace e unione tra i popoli in una serata densa di emozioni con ben ventinove canzoni in gara e la conduzione a tre di Carlo Conti, Gerry Scotti e Antonella Clerici. Nel ghiotto pantheon dei superospiti ci sarà anche Jovanotti a presentare il nuovo singolo mentre quel toscanaccio del conduttore e direttore artistico acquieta tutti: non potrete scrivere «…questo batte quello», queste cose assurde; ormai penso siano superate perché oggi l'importante per il Festival è fare un buon prodotto e regalare delle belle canzoni agli italiani. A poche ore dal gong d'inizio, questo festival sembra proprio accontentare con una miscellanea di generi e target e un solo grande assente, il rock, per motivi - a detta di Conti - dovuti a casualità: il tutto condito da un meccanismo di gara che non rivelerà i piazzamenti per evitare incresciose manipolazioni in passato tramate attraverso lo strumento del Televoto. Confermate le giurie di sala stampa e radio private, il festival "politicamente corretto", come qualcuno lo ha definito, s'ingolosirà degli eventi collaterali di P.zza Colombo che questa sera ospita Raf e sulla nave Costa Toscana con artisti come Tedua, Bob Sinclair, Bresh, Gigi D'Agostino e i Planet Funk. Insomma, la sciabolata Rai contro chi attraverso una sentenza del Tar vorrebbe affidare le prossime edizioni ad altri editor televisivi, mette in campo un esercito cross-mediale senza precedenti. Perché Rai e Sanremo sono un connubio identitario.

Ferruccio Crevatin