Lo sciopero coinvolge i mezzi pubblici, come tram, autobus, metropolitane e ferrovie, stop che potrebbe causare disagi a pendolari e viaggiatori. I motivi della protesta sono diversi: i sindacati chiedono un aumento salariale dignitoso, migliori condizioni di lavoro, il blocco delle privatizzazioni e ancora la tutela della salute e sicurezza. Ma in cima alla lista le associazioni dei lavoratori mettono la battaglia contro “ogni riforma di limitazione del diritto di sciopero”, chiaro riferimento alle recenti precettazioni del ministro dei Trasporti Matteo Salvini. “Salario, sicurezza e diritti” sono le parole d’ordine alla base dello sciopero di oggi, il primo del 2024, che garantirà il servizio durante le fasce orarie di legge, quindi da inizio del servizio diurno alle 8:29 e dalle 17 alle 19:59. A Roma la protesta riguarderà l’intera rete di trasporto pubblico locale di tipo extraurbano, in Lombardia potrebbero aderire anche i lavoratori del gestore dell’infrastruttura Ferrovienord, mentre a Napoli, oltre agli autobus, tram e metro lo stop interesserà anche tre funicolari. La sigla sindacale Usb ha spiegato che tali scioperi vengono chiamati “a difesa dell’idea del servizio pubblico di linea e non di linea” quindi “contro la politica di disinvestimento da parte delle istituzioni, la corsa a svendere a privati e multinazionali, per piattaforme contrattuali che rivendicano gli aumenti salariali adeguati, insieme a orari di lavoro umani e adeguati livelli di sicurezza, a garanzia di lavoratori e utenti”. Al momento nessun commento è arrivato dal ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Matteo Salvini, il contrario di ciò che si aspettavano i lavoratori, visto che nei precedenti scioperi era intervenuto con la precettazione, quattro azioni che fecero esplodere la rabbia dei sindacati.
B.Ž.