Nella premessa alla Nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza (Def), firmata dal ministro all’Economia, Daniele Franco, si può leggere che in Italia “la situazione sanitaria ed economica è nettamente migliorata negli ultimi mesi. Ciò è avvenuto grazie a misure preventive ben calibrate, al grande sforzo del personale sanitario, alla consapevole disciplina dimostrata dai cittadini, alle misure di sostegno economico attuate dal Governo e, in misura crescente, all'avanzamento della campagna di vaccinazione contro il Covid-19".
Nel 2021 il Pil si attesterà a +6% e nel 2022 segnerà un +4,7% programmatico, si spiega nella bozza. Per queste il governo conta di fare leva per il prossimo anno su un leggero rialzo del deficit, che passerà dal 4,4% tendenziale al 5,6%. Uno scostamento di maggior deficit, pari a circa 22 miliardi, a disposizione per finanziare anche le misure della prossima legge di Bilancio. Tre le misure che il governo si prepara a rifinanziare ci sarebbe anche il Superbonus 110%, in scadenza al 2022 e ora prorogato al 2023.
Il documento fissa già quali saranno alcune delle misure prioritarie da parte del governo, come gli interventi di politica fiscale che il governo intende adottare per determinare un rafforzamento della dinamica espansiva del Pil nell'anno in corso e nel successivo. Si avvia inoltre la prima fase della riforma dell'Irpef e degli ammortizzatori sociali, prevedendo che l'assegno unico universale per i figli sia messo a regime.
Novità anche nelle misure a sostegno della famiglia, con l'inserimento di specifici obiettivi che tutti i Comuni dovranno raggiungere su asili nido, assistenti sociali e trasporto scolastico per i disabili.
Infine, i dati attestano che l'occupazione cresce nel 2021 del 6,5%, mentre nel 2020 era crollata del 10,3%. Il tasso di disoccupazione è del 9,6% nel 2021, rispetto al 9,3% del 2020.
Davide Fifaco