Il futuro dell'alleanza Lega 5 stelle passa anche dalla Tav. Mentre si attende di conoscere il contenuto dello studio commissionato dal mistero dei trasporti, che darebbe però, secondo le anticipazioni, un parere negativo sul rapporto costi benefici della Tav, le due componenti della maggioranza hanno messo in luce una netta differenza di opinioni sull'alta velocita ferroviaria.
La Lega ha partecipato alle manifestazioni pro Tav, e si è detta favorevole al referendum se lo studio dovesse esprimersi contro l'opera, voluta da molte amministrazioni locali, dalle regioni e dal tessuto produttivo del nord.
Il Movimento 5 stelle sta cercando una mediazione, ma si tratta di un'operazioni non facile visti gli impegni presi in campagna elettorale, che parlavano di blocco della Tav.
Sarebbe però già pronto un piano B per la Torino-Lione, che consenta di completare l'opera, dando soddisfazione a Lega e regioni, ma anche di ridurre i costi di un miliardo e mezzo. Fra le ipotesi una riduzione della stazione di Susa e urtn rinvio di una tratta nazionale. Un compromesso, che permetterebbe di risparmiare i tre miliardi e mezzo richiesti per ripristinare il territorio dopo il blocco, e di non far perdere la faccia al Movimento 5 stelle, anche se più che economiche le riserve sono sempre state di tipo politico e ambientale.
Tutto questo però potrebbe anche non bastare, e le opposizioni non hanno mancato di sottolineare la situazione, con il Pd che ha invitato apertamente la Lega e Salvini a votare a favore della Tav in Parlamento.
Alessandro Martegani