Il Presidente della Giunta Esecutiva dell'Unione Italiana, Maurizio Tremul, in un comunicato stampa, ha voluto precisare, in 13 punti distinti, la sua posizione rispetto alle prese di posizione nei sui confronti emerse negli ultimi tempi, in particolare sulle modifiche allo statuto dell'Unione Italiana.
Nel dettagliato comunicato stampa, Maurizio Tremul ha voluto precisare alcune questioni emerse negli ultimi tempi. Come prima cosa ha risposto alla richiesta di modifiche statutarie avanzata dal Gruppo Consigliare La Svolta, che coincidono con quelle proposte anche dalla Comunità degli Italiani di Pola e dal suo presidente Fabrizio Radin, ma sostanzialmente non rappresentano le posizioni ufficiali della Comunità degli Italiani "Pino Budicin", che ritiene invece che il processo di modifiche statutarie debba essere attuato dopo le prossime elezioni dell'Unione Italiana.
Tremul ha precisato inoltre che la presenza della UI in Slovenia è il frutto di un'intesa, fortemente voluta dall'Unione stessa, in seguito ad un lungo e paziente lavoro svolto in passato, approvato dai Governi italiano e sloveno ed in seguito registrato in Slovenia il 19 agosto 1998, nella forma giuridica consentita appunto dal Governo sloveno, permettendo quindi il funzionamento della UI nella stessa Slovenia.
Sulla gestione delle risorse di cui la UI è beneficiaria, nel comunicato si precisa che si sono sempre rispettati i criteri di trasparenza ed accessibilità sui social media e sul sito dell'Unione Italiana, rispettando inoltre i parametri degli organi di controllo italiani, croati e sloveni.
È stata considerata una forzatura inoltre l'inserimento del tema statutario prima del Piano finanziario e del Bilancio Consultivo nella Sessione di Buie; si è trattato di una violazione della procedura permettere al Presidente del Comitato per lo Statuto di non effettuare la Relazione ma di presentare una serie di dati soggettivi.
Tremul ha voluto inoltre precisare che le modifiche allo statuto debbono individuare le soluzioni e le risposte alle problematiche esistenti.
Infine il Presidente della Giunta Esecutiva della UI ha voluto rigettare con forza le accuse di clientelismo della Giunta Esecutiva dell'Unione Italiana e dei suoi membri, ricordando di aver sempre lavorato per l'unitarietà dell'Unione stessa.
Davide Fifaco