Rischio di guerra sempre più alto tra India e Pakistan. New Delhi ha accusato Islamabad per l'attacco avvenuto nel Kashmir che è costato la vita a 23 persone. Il Ministro pakistano dell'Informazione Tarar ha dichiarato di attendersi un attacco militare entro le prossime 24-36 ore.

Il Premier indiano Modi ha concesso alle forze armate completa libertà operativa in risposta all'attacco terroristico, dichiarando che i terroristi responsabili e i cospiratori che lo hanno ideato saranno puniti. Durante l'ultima notte, per la quinta consecutiva, è stato registrato uno scambio di colpi di arma da fuoco tra i soldati indiani e quelli pakistani nell'area, e secondo quanto riferito da fonti indiane i pakistani hanno sparato con armi leggere sulle postazioni indiane nei pressi della linea di controllo del Kashmir, il confine di fatto tra le due Nazioni. Il Ministro dell'Informazione pakistano Tarar ha affermato che la dichiarazione di Modi e altre informazioni affidabili fornite dai servizi indicherebbero che l'India intende lanciare un'operazione militare contro il Pakistan entro le prossime 24-36 ore, usando l'attentato come falso pretesto per attaccare, che quasiasi azione aggressiva incontrerà una risposta decisa e che l'India sarà responsabile di qualsiasi conseguenza regionale. Le relazioni tra India e Pakistan sono conflittuali dall'agosto 1947 quando il Pakistan nacque dai territori indiani divenuti indipendenti con l'intento di creare una Nazione per i musulmani presenti nel subcontinente indiano. Il processo di divisione costò mezzo milione di morti, innescò il trasferimento in massa di milioni di persone e diede origine a controversie territoriali, tra cui quella del Kashmir, annesso all'India ma con maggioranza musulmana. Sono state finora tre le guerre per la sovranità sul Kashmir.
Franco de Stefani