Foto: Reuters
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Il Partito liberale del premier, Mark Carney, ha mantenuto il potere alle elezioni politiche in Canada, CTV News prevede però che non riuscirà a formare un governo di maggioranza per negoziare al meglio sui dazi con il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. Per la maggioranza avrebbe infatti bisogno di ottenere almeno 172 seggi su 343 nella Camera bassa del parlamento e i risultati del voto nella provincia più occidentale della British Columbia, dove si sono chiusi per ultimi i seggi, potrebbero essere decisivi.
Una vittoria, comunque, quella del Partito liberale, che segna una svolta radicale in Canada e che gli esperti ritengono sia stata influenzata proprio dal presidente Usa. Prima che Trump iniziasse a minacciare di impadronirsi del paese e a imporre dazi, il Partito conservatore, guidato da Pierre Poiliever, aveva un vantaggio di oltre 20 punti percentuali sui liberali nei sondaggi. Inoltre, il Partito liberale, sotto la guida di Justin Trudeau, è stato accusato di essere responsabile della stagnazione della crescita economica, dell'alta inflazione e dei prezzi elevati di beni e servizi.
Successivamente Trump ha iniziato a parlare del Canada come del 51° stato americano, rovinando completamente i rapporti tra i due paesi con l'introduzione delle nuove tariffe doganali. È stato quindi Carney ad annunciare la fine dei buoni vecchi rapporti tra Canada e Stati Uniti.
Anche il giorno delle elezioni, Trump non ha potuto fare a meno di ripetere le sue affermazioni sul social Truth. "Giù le mani dal Canada", la risposta di Poilievre, tuttavia, era troppo tardi. Gli elettori avevano infatti già tracciato troppe somiglianze tra Poilievre e Trump. Il capo del partito Conservatore vuole infatti ridurre l'immigrazione, ridimensionare il governo, sostiene la guerra culturale, discute con i media ed è un amante delle criptovalute.
Carney si è affermato come il favorito nella corsa elettorale ed è riuscito a convincere l'opinione pubblica che grazie alla sua esperienza nella gestione delle questioni economiche sarebbe stato il candidato migliore per resistere alla minaccia di Trump. Nel corso della campagna elettorale, l'ex governatore delle banche centrali di Canada e Inghilterra è riuscito anche a prendere le distanze dal suo predecessore.