Bufera di critiche per il capo economista della Banca d'Inghilterra, Huw Pill, che riferendosi alle richieste di un adeguamento dei salari a fronte del caro vita dei cittadini britannici ha dichiarato: "Accettate di essere più poveri".
Nonostante si tratti di una figura indipendente, le parole di Pill hanno scatenato polemiche ed irritato sia il governo Tory, che da tempo sembra non gradire le supposte interferenze della banca centrale su temi politici o su dossier come il dopo Brexit, sia i giornali e le opposizioni di centro-sinsitra, per l'impostazione apparentemente iper-liberista.
Il rappresentante della Banca d'Inghilterra ha fatto queste affermazioni all'interno di un podcast realizzato dall'americana Columbia Law School dove ha spiegato che è naturale per i lavoratori cercare di ottenere salari più alti nella situazione attuale, o per un ristorante aumentare i prezzi al fine di coprire i costi energetici, ma tutto questo alla fine finisce per peggiorare le cose generando una spirale inflazionistica.
"In qualche modo nel Regno Unito qualcuno deve accettare che sta peggio e smettere di cercare di mantenere il proprio potere di spesa reale aumentando i prezzi - spiega Pill - sia che si tratti di salari più alti o di trasferire i costi energetici sui clienti, eccetera. Quello che stiamo affrontando ora è quella riluttanza ad accettare che sì, stiamo tutti peggio, dobbiamo tutti prendere la nostra parte".
L’economista ha puntato il dito contro lo "scaricabarile" che si sta verificando fra imprese e lavoratori ed ha invitato di fatto ad abbandonare le richieste portate avanti dai sindacati nelle vertenze salariali in corso da mesi nel Regno Unito. Il suo intervento avviene in un contesto che vede la Bank of England impegnata da tempo nel rialzo dei tassi di interesse per frenare l'inflazione record, ancora sopra il 10%.
Davide Fifaco