Foto: EPA
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Il Washington Post e l'Atlanta Journal-Constitution hanno riportato le dichiarazioni del figlio di Carter, Chip, secondo cui l'ex presidente è deceduto nella sua casa a Plains in Georgia. Il democratico era il più anziano ex presidente degli Stati Uniti ancora in vita. Più che per il suo lavoro alla Casa Bianca, è stato apprezzato in tutto il mondo per quello che ha fatto dopo la fine del suo unico mandato presidenziale dedicandosi a fare del bene, costruendo strutture per i poveri e insegnando religione e ricevendo così importanti riconoscimenti. Nato il 1° ottobre 1924, Carter è cresciuto nel sud degli Sati Uniti, ancora segnato dalla segregazione razziale. Da senatore a governatore della Georgia, nel 1976 si è presentato come candidato democratico alle elezioni presidenziali vincendo contro il repubblicano Gerald Ford e diventando il trentanovesimo inquilino della Casa Bianca. Carter è maggiormente ricordato dagli americani come il presidente che guidò il paese durante la crisi degli ostaggi in Iran, un periodo caratterizzato da alta inflazione, carenza di carburante e crisi energetica. Si trattava di circostanze al di fuori del suo controllo, e il fallito tentativo di liberare gli ostaggi contribuì in modo determinante alla sua sconfitta contro Ronald Reagan nel 1980. Grazie alla sua maestria nella mediazione, è persino riuscito a tessere un ponte tra Egitto e Israele, culminando negli storici Accordi di Camp David. Nel 1978 la sua abilità ha portato il presidente egiziano Anwar Sadat e il primo ministro israeliano Menachem Begin a un’intesa di pace senza precedenti: questa includeva un processo per l'autogoverno palestinese in Cisgiordania e Gaza, una bozza per un trattato di pace tra Egitto e Israele e quadri per la pace tra Israele e gli altri suoi vicini nella regione. Il Presidente Joe Biden, nel ricordarlo e nel ringraziarlo per quanto fatto per il Paese, ha sottolineato come l’uomo e il politico abbia vissuto e si sia spento fedele ai principi che aveva assimilato nella sua infanzia: l'importanza del lavoro, il senso del dovere, la fede, la dignità e l'uguaglianza per tutti. Sottolineando un profondo senso di gratitudine nazionale, anche il Presidente eletto Donald Trump con un post sul social Truth ha riconosciuto il contributo di Carter alla società americana. Nonostante le divergenze ideologiche, il repubblicano ha ammirato la passione di di quest’ultimo per gli Stati Uniti e il suo impegno costante per il benessere dei cittadini. “Le sfide affrontate da Carter durante la sua presidenza sono state cruciali per il nostro paese, e la sua dedizione è stata encomiabile”, ha affermato Trump, aggiungendo che “il democratico ha lavorato instancabilmente per rendere l'America un luogo migliore, e per questo merita il nostro rispetto.” Nel frattempo, continuano arrivare dal mondo politico internazionale messaggi di cordoglio. Nelle loro condoglianze, diversi Capi di Stato e di governo hanno sottolineato i suoi innumerevoli sforzi per la pace, gli aiuti umanitari, la sua solidarietà con i più deboli e i suoi preziosi consigli. "il suo impegno e la sua umiltà sono state fonte di ispirazione per molti" ha dichiarato Re Carlo III mentre il Presidente francese Emmanuel Macron ha elogiato la sua lotta per i diritti dei più vulnerabili. Antonio Guterres, Segretario Generale dell'ONU ha reso noto che Carter verrà ricordato per la sua ferma convinzione nei valori universali e per il suo impegno costante a favore dell'umanità. Messaggi simili anche da parte dei vertici dell’Unione Europea: “il suo lavoro ha contribuito alla pace, alla salute e alla democrazia. Che la sua nobile eredità possa continuare a vivere” ha dichiarato la Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen.

Alessia Mitar