Foto: Reuters
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Una città in trepidazione per l'arrivo dell'ex Capo della Casa Bianca Donald Trump, pronto a giocarsi il tutto per tutto per queste elezioni presidenziali, nonostante l'attentato che gli è quasi costato la vita e che lo stesso tycoon ha definito un miracolo: "dovrei essere morto ma Dio mi ha protetto" ha dichiarato in un'intervista. Fino a giovedì, giorno in cui verrà formalmente nominato candidato in corsa, fanno sapere le autorità, Milwaukee sarà "paralizzata". Attese circa 50.000 persone, tra queste, gli oltre 2.000 delegati che dovranno ufficializzare la decisione. A seguito del panico che si è generato ieri dopo l'assalto, gli organizzatori hanno garantito la massima sicurezza: accessi blindati con la polizia locale assistita da almeno 4.500 agenti provenienti dalle zone limitrofe. Nel frattempo, il Presidente in carica, Biden, ha promesso verità e giustizia per quanto accaduto annunciando un'indagine indipendente sull'operato del Secret Service, ora al centro di polemiche per non aver tenuto conto, sembra, delle segnalazioni arrivate dalla polizia locale dal luogo del comizio in Pennsylvania. In un breve discorso televisivo ha invitato tutti ad abbassare i toni affermando che la politica non dovrebbe mai essere un campo di battaglia letterale, tanto meno un luogo di morte. "Non c'è posto negli Stati Uniti per questo tipo di violenza. Dobbiamo essere uniti" ha aggiunto ancora. Annunciando da domani la ripresa della campagna elettorale, ha chiesto di "non saltare a conclusioni affrettate sul movente dell'assalto: "sappiamo chi è stato ma non sappiamo perché". Le polemiche, intanto, non si placano e le teorie cospirative si stanno rapidamente diffondendo. Alcuni sostenitori di Trump attribuiscono la colpa di quanto successo alla retorica democratica che definisce il tycoon un pericoloso "autocrate fascista", mentre alcuni democratici ritengono addirittura che sia stato Trump stesso a orchestrare tutto per migliorare le sue prospettive elettorali.