Il Presidente ucraino Zelensky si è detto pronto a uno scambio di territori con la Russia nel caso il Presidente statunitense Trump riuscisse a portare Kiev e Mosca al tavolo dei negoziati. Durante un'intervista Zelensky ha dichiarato che Kiev potrebbe offrire a Mosca uno scambio diretto di territorio consegnando le terre conquistate nella regione di Kursk in cambio di un altro, aggiungendo di non sapere quale parte del territorio occupato dai russi l'Ucraina avrebbe chiesto.
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Si stanno intensificando gli incontri per una svolta nella crisi ucraina. Zelensky ha evidenziato che è molto importante che Trump incontri una delegazione ucraina prima di parlare con il Presidente russo Putin, indicando che i termini ambigui usati da Trump sono dovuti al fatto che non vuole che tutti conoscano i dettagli, una sua decisione personale. Venerdì prossimo Zelensky incontrerà il Vice Presidente statunitense Vance alla Conferenza di Monaco sulla sicurezza, dove saranno presenti anche il Segretario di Stato Rubio e l'inviato di Trump Kellogg, tutti coinvolti nell'elaborazione del piano di pace. Zelensky, alla vigilia del suo viaggio più importante, ha aggiunto che vi sono voci che l'Europa potrebbe offrire garanzie di sicurezza senza gli statunitensi, ma tali garanzie non sono vere garanzie. Centrali appaiono le cosiddette terre rare, che Kiev cederebbe a Washington in cambio di un ruolo nel processo di pace. Zelensky ha già chiarito che non le regalerà ma che le scambierà con altre, probabilmente vorrebbe scambiarle con la parte occupata della regione russa di Kursk, ma non è noto in cambio di che cosa. Si tratta comunque di una svolta nel conflitto il giorno successivo alle dichiarazioni di Trump, il quale ha sostenuto di avere avuto un colloquio telefonico con Putin, che gli avrebbe rivelato di voler porre fine al conflitto, indiscrezioni accolte con un 'no comment' dal Cremlino.
Franco de Stefani