Sono circa 700 milioni le persone che vivono in condizioni di insicurezza alimentare e povertà estrema. Questo l’allarme lanciato nella lettera, la quale avverte che senza un intervento deciso il numero di persone in difficoltà potrebbe aumentare drasticamente a causa degli effetti del cambiamento climatico. Tra le previsioni più allarmanti vi è la riduzione della produttività di colture essenziali come il mais in Africa e un generale degrado del suolo e carenza idrica in molte aree del mondo. Gli autori della lettera affermano che “non siamo sulla buona strada per soddisfare le future esigenze alimentari, nemmeno lontanamente”. Il documento, nato da un incontro di esperti sull’accessibilità alimentare, sottolinea l’urgenza di un’azione globale coordinata. Brian Schmidt, premio Nobel per la fisica nel 2011, descrive questa sfida come una “destinazione con destino”, un problema risolvibile che richiede però uno sforzo collettivo e significativo. Schmidt spera che governi e organizzazioni private, come la Fondazione Gates, possano guidare i primi passi per sensibilizzare l’opinione pubblica e spingere i leader politici all’azione. Gli esperti propongono “sforzi di trasformazione”, tra cui il miglioramento della fotosintesi nelle colture di base come grano e riso, la creazione di varietà meno dipendenti da fertilizzanti chimici e l’aumento della durata di conservazione di frutta e verdura. Interventi che mirano a rendere la produzione alimentare più sostenibile e resiliente di fronte ai cambiamenti climatici.
Cynthia Rosenzweig invece, scienziata climatica della NASA e vincitrice del World Food Prize nel 2022, ha paragonato l’impegno richiesto a quello della missione lunare degli Stati Uniti negli anni ’60. Il cosiddetto approccio “moonshot” chiede uno sforzo senza precedenti, dove scienziati, ingegneri, finanziamenti e il pubblico lavorano insieme per un obiettivo comune. Rosenzweig ha affermato che molto soluzioni sono già in fase di sviluppo, ma necessitano di maggiore supporto per essere implementate su larga scala. "La missione di raggiungere la Luna ha dimostrato cosa si può ottenere con determinazione e collaborazione globale", ha detto Rosenzweig. "Oggi, dobbiamo canalizzare la stessa energia e determinazione per affrontare la crisi alimentare imminente" ha continuato. Con un approccio coordinato e finanziamenti adeguati, gli esperti sono ottimisti sul fatto che sia possibile evitare una crisi alimentare globale, garantendo sicurezza alimentare per le generazioni future.
B.Z.