La compagnia petrolifera saudita Saudi Aramco ha riferito che già quest'oggi prevede di ripristinare il 30% della fornitura petrolifera quotidiana. Lo riporta il Wall Street Journal. La notizia dovrebbe frenare il rischio di un brusco rialzo delle quotazioni del petrolio all'apertura dei mercati.
Intanto il capo dello Stato Usa, Donald Trump, ha autorizzato l'uso delle risorse strategiche di greggio degli Stati Uniti "per compensare qualsiasi interruzione dei mercati petroliferi". Il presidente ha precisato che intende immettere petrolio sul mercato in una quantità che sia sufficiente a mantenerlo fornito. Trump ha inoltre reso noto di aver già "informato tutte le agenzie" utili "per accelerare l'approvazione" dell'uso degli oleodotti in Texas e in altri stati.
Nel contempo, il segretario di Stato americano, Mike Pompeo, ha accusato l'Iran per le aggressioni affermando che Teheran "ha lanciato un attacco senza precedenti alle forniture energetiche mondiali". Pronta la risposta dell'Iran che respinge tutte le accuse: l'attacco è stato infatti già rivendicato dai ribelli Houthi dello Yemen. Il capo dello Stato, Hassan Rohani, ha affermato che "invece di accusare gli altri Paesi, gli Usa dovrebbero prendere atto che i problemi di questa regione derivano dalla loro presenza nell'area".
L'Unione europea ha intanto espresso preoccupazione per il rischio di escalation delle tensioni in Medio Oriente. Gli attacchi con droni "pongono una minaccia reale alla sicurezza regionale", ha detto la portavoce di Federica Mogherini, l'Alto rappresentante dell'Unione per gli Affari esteri e la politica di Sicurezza.
Anche il Segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, ha condannato gli attacchi e chiesto a tutte le parti coinvolte di prevenire una escalation delle tensioni: "Moderazione", "prevenzione della intensificazione della tensione" e "rispetto in qualsiasi momento, della legge umanitaria internazionale", l'appello di Guterres.
E. P.